Socialismo liberale
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“Il socialismo non è che lo sviluppo logico, sino alle sue estreme conseguenze, del principio di libertà. Il socialismo, inteso nel suo significato più sostanziale e giudicato dai risultati – movimento cioè di concreta emancipazione del proletariato – è liberalismo in azione, è libertà che si fa per la povera gente”.
Scritto durante il periodo di confino a Lipari e pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1930, Socialismo liberale di Carlo Rosselli ruota attorno ad una fondamentale intuizione: il socialismo non è il nemico del liberalismo, ma il suo continuatore più vero e più coerente, perché vuole estendere a tutto il popolo quelle libertà e quella pienezza dei diritti che, fino ad allora, nel liberalismo, erano privilegio dei ceti dominanti. Al tempo stesso, Rosselli rigetta il marxismo per il suo carattere fatalistico. Il processo delineato, dunque, è quello di un nuovo programma del movimento socialista internazionale e nazionale, che porti in primo piano il concetto della volontà umana. Una nuova e coraggiosa visione che si riassume per Rosselli nella sua proposta di un socialismo liberale.
Carlo Rosselli (Roma 1899 – Bagnoles-de-l’Orne 1937), scrittore, economista e uomo politico antifascista, tra i fondatori del movimento Giustizia e Libertà. Combattente nella Guerra di Spagna, tornato in Francia per curarsi, è stato assassinato da un gruppo di sicari francesi appartenenti all’organizzazione dei cagoulards.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791280048127 |
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N° pagine | 172 |
Anno di pubblicazione | 2022 |
Introduzione di | Salvatore Veca |
Postfazione di | Claudio Martelli |
Il Quotidiano del Sud, 22 aprile 2022
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Quotidiano del Sud, 24 marzo 2022
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